L'economia del Brasile, con un Prodotto Interno Lordo di 2.080 miliardi di dollari USA, occupa il 6º posto nella classifica mondiale.
Immense le risorse agricole e zootecniche (caffè, cacao, soia, mais, canna da zucchero, bovini). Ampi giacimenti d'oro, d'argento e di ferro. È uno dei più importanti produttori di acciaio e petrolio
Le coltivazioni principali sono il caffè, di cui è primo esportatore al mondo, la soia e il frumento, ma anche riso, mais, canna da zucchero e cacao.
L'agricoltura del Brasile presenta ancora strutture perlopiù di tipo coloniale: l'1% dei proprietari possiede il 40% dei terreni coltivabili, organizzati in grandi proprietà fondiarie in cui si pratica per lo più l'allevamento estensivo, oppure aziende dedite all'agricoltura di piantagione.
Il 22% del suolo è utilizzato dalle grandi proprietà per l'allevamento. Nell'allevamento, prevalgono i bovini 13.900.000 capi, quindi seguono suini 7.460.000, ovini e caprini entrambi intorno ai cinque milioni di capi.
Il sottosuolo è ricco di materie prime: il paese fornisce il 30% delle esportazioni mondiali di ferro. Inoltre vi sono giacimenti di manganese, di zinco, oro, stagno, pietre preziose, ghisa e carbone.
Sostenuta anche da capitali stranieri e presente soprattutto a San Paolo e Belo Horizonte, vede la prevalenza dei settori metallurgico, chimico, tessile, alimentare e dei più recenti comparti meccanico (automobili, aerospazio) ed elettronico (radiotecnica, microelettronica).